L’industria turistica dell’Unione Europea ha mostrato segni di recupero. L’estate più torrida del secolo ha quasi ricondotto il turismo al livello pre-pandemia, con un totale di 1.223 milioni di notti passate in hotel in tutta l’Europa. Questo rappresenta solo una diminuzione dell’1,7% rispetto all’identico periodo del 2019, come indicato da Eurostat, l’istituto di statistica europeo.
Il paese più visitato è stato ancora una volta la Francia. Attrazioni rilevanti come la Torre Eiffel, la Costa Azzurra e la via della Loira hanno incantato i viaggiatori da ogni luogo, segnando un totale di 212 milioni di notti turistiche. Il paese ha superato persino i numeri pre-pandemia, con un incremento dello 0,5% rispetto all’estate del 2019.
Oltre alla Francia, altri dodici paesi europei hanno superato i livelli di turismo pre-Covid-19, con la Serbia in prima posizione, registrando un incremento del 19,2%. Questa è stata seguita da Islanda, con un incremento nel turismo del 16,9%, e Liechtenstein, dove il numero di viaggiatori è aumentato del 15,8%. Al contrario, l’industria turistica della Slovacchia è stata la più danneggiata, con una riduzione del turismo del 22,9%, a seguire Lettonia (22,6%) e la Macedonia del Nord (18,9%).
Nonostante la Spagna sia il terzo paese con più visitatori, i suoi numeri sono stati leggermente inferiori a quelli pre-pandemia, registrando 184,9 milioni di notti turistiche questa estate, lo 0,3% in meno rispetto all’estate del 2019, quando aveva totalizzato 185,5 milioni di pernottamenti.
Insieme a Francia e Spagna, il podio dei luoghi più visitati include l’Italia, con 200 milioni di pernottamenti. L’Italia ha registrato tredici milioni di pernottamenti in meno rispetto al 2019 durante quest’estate, segnando un calo del 6,2%.
La Germania, pur non essendo salita sul podio, ha registrato 149 milioni di soggiorni turistici, un decremento dell’1,5% rispetto al 2019. Allo stesso tempo, Grecia ha registrato una diminuzione del 5,5% nel turismo con 77 milioni di pernottamenti, mentre i Paesi Bassi hanno accolto 50,8 milioni di pernottamenti, un aumento del 5,2% rispetto all’estate di tre anni fa. Paesi come il Regno Unito, l’Irlanda, la Croazia, la Svizzera e la Turchia non hanno fornito dati sufficienti per la compilazione delle statistiche.
Una volta conclusa l’estate, le elevate temperature persistenti hanno garantito che il flusso turistico non si riducesse con l’inizio di settembre. Nel nono mese dell’anno, la Spagna detiene il primo posto nella classifica dei paesi con il maggior numero di pernottamenti turistici, raggiungendo un totale di 48,7 milioni. L’Italia la segue con 45,6 milioni e la Germania con 42,5 milioni. Gli esperti ritengono che le prospettive del turismo nell’UE siano positive per un completo recupero.