Azores Airlines, un vettore aereo di SATA, sta per iniziare un nuovo servizio diretto tra l’Italia e le isole dell’Atlantico. Il volo inizierà con la stagione estiva imminente, stabilendo una connessione diretta tra Milano Malpensa e Ponta Delgada. A partire dal 5 giugno 2024, il volo sarà operativo il mercoledì e il venerdì. I voli partiranno da Milano alle 14:10 (ora locale) e atterreranno a Ponta Delgada alle 16:50 (ora locale). Al contrario, i voli lasceranno Ponta Delgada alle 7:15 e arriveranno a Milano alle 13:15.
Milano è un hub strategico a causa della sua elevata affluenza di passeggeri e dei nuovi trend turistici. Malpensa è il secondo aeroporto più trafficato in Italia e serve una delle aree metropolitane più grandi dell’UE. Oltre a ciò, rappresenta la quinta fonte più grande di turisti per l’arcipelago delle Azzorre.
Azores Airlines, fondata nel 1941, ha il maggior numero di collegamenti con le Azzorre. Serve l’arcipelago, il Nord America, l’Europa (compreso il Portogallo continentale e l’arcipelago di Madeira) e l’arcipelago di Capo Verde. In collaborazione con Sata Air Açores, fornisce collegamenti interni tra le nove isole dell’arcipelago.
La società aerea ha anche aggiornato la sua flotta con l’aggiunta di nuovi aerei, tra cui A320neo, A321neo e A321neoLr.
“Desideriamo fortemente disporre di aeromobili all’avanguardia per ridurre l’impatto ambientale, vista la certificazione come destinazione sostenibile delle Azzorre”, ha affermato Elena Negri, responsabile vendite Sata. “Così facendo, anche il nostro vettore aereo mira ad essere sostenibile”.
Le Azzorre sono visitate principalmente durante l’estate con l’estate 2024 che prevede 846 voli settimanali lungo 47 percorsi per collegare 10 nazioni con 19 aerei. L’aspettativa è di gestire circa 2 milioni di passeggeri. L’aeroporto di Ponta Delgada gestisce i voli internazionali e da lì partono i voli interni per le altre isole dell’arcipelago.
I collegamenti principali per voli internazionali includono sia quelli verso gli Stati Uniti (Boston, Toronto, New York e Montreal) sia quelli verso l’Europa, con destinazioni come Lisbona, Parigi, Francoforte, Londra, Barcellona e, dal 5 giugno, Milano.
“Grazie a questa iniziativa, Azores Airlines continua a intensificare gli investimenti nel continente europeo. Pur essendo solo nella fase di avvio, la domanda che abbiamo ricevuto fino ad ora ci rende positivi per un’ottima efficienza operativa estiva, puntando su un mercato con un elevato potenziale di crescita”, ha annunciato Graça Silva, direttrice vendite, marketing e comunicazione del vettore.
Infine, i dati più recenti forniti dall’Azores Tourism Observatory rivelano che il vettore aereo è stato scelto in prevalenza dai passeggeri che hanno visitato l’arcipelago delle Azzorre durante la stagione alta del 2023 ed è stato recentemente nominato come miglior vettore aereo europeo per i collegamenti con il Nord America 2024.
La nuova tratta non solo facilita il tragitto diretto da Milano a Ponta Delgada, ma offre anche un breve intervallo per arrivarci a Boston, o un arresto più esteso, fino a una settimana, prima di arrivare alla destinazione finale.
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[post_content] => Ryanair prevede di chiudere la sua base a Bordeaux nel prossimo Novembre, a causa dell’aumento delle tasse aeroportuali, secondo la compagnia di volo a basso costo irlandese. I tre aeromobili che operano dalla base di Bordeaux e la prevista chiusura avranno un impatto su circa 90 piloti, personale di cabina e ingegneri. Verranno offerte posizioni equivalenti in altre basi del network Ryanair ai dipendenti colpiti. Si prevede la perdita di 40 rotte a seguito della chiusura.
Jason McGuinness, capo commerciale della compagnia low cost, ha spiegato che Ryanair non aveva “nessun’altra opzione finanziaria” all’infuori della chiusura della base, a seguito del fallimento dei negoziati con la direzione dell’aeroporto. “La perdita di Bordeaux sarà un guadagno per altri aeroporti in Europa”, ha sottolineato.
Ryanair ha iniziato i voli per Bordeaux nel Dicembre 2009 e ha aperto una base nella città quasi dieci anni dopo, nel Giugno 2019. Secondo i dati di Sabre market Intelligence, la compagnia aerea ha trasportato circa 1,6 milioni di passeggeri da e per Bordeaux nel 2023, registrando un aumento del 15% rispetto all’anno precedente.
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Porto Rotondo assisterà all’ingresso di un nuovo hotel nel network Virtuoso, l’Abi d’Oru. Questo farà salire a sei il numero di strutture sarde nel portfolio del network di agenzie specializzate nel lusso, che attualmente annovera 154 strutture in Italia. L’Abi d’Oru, noto anche come Ape d’Oro in lingua sarda, ha iniziato ad accogliere i suoi ospiti nel 1963. Si trova a quattro chilometri da Porto Rotondo, affacciato sul golfo di Marinella. Nel 2023, l’hotel ha svelato le sue nuove camere e suite e una nuova piscina con bar, portando il totale a 130 stanze di vario tipo, tutte realizzate dall’architetto, politologo e scrittore sardo Antonio Simon Mossa, più di sessant’anni fa. L’Abi d’Oru promuove la cultura locale, invitando i suoi ospiti a conoscere le figure e personalità sarde, le cui storie sono raccontate nelle suite Al Mare. Tra queste figure, si annoverano Eleonora d’Arborea, Grazia Deledda, Antonio Gramsci, Maria Lai, Eva Mameli (madre di Italo Calvino e prima donna a insegnare botanica nelle università italiane) e la designer Edina Altara. Con i suoi tre ristoranti, l’Abi d’Oru si prepara a riaprire il 16 maggio, presentando una nuova proposta culinaria.
Siamo orgogliosi di annunciare che l’Abi d’Oru è entrato a far parte della rete Virtuoso. Questa conquista è frutto della dedizione del nostro team commerciale, guidato da Nicola Monello, e del personale dell’hotel che lavora instancabilmente per garantire la soddisfazione dei nostri ospiti, anche i più esigenti – sottolinea l’amministratore delegato dell’hotel Abi d’Oru, Diana Zuncheddu. Gli sforzi e gli interventi di restyling degli ultimi anni hanno permesso all’hotel di raggiungere l’eccellente standard di ospitalità che ci eravamo prefissati, posizionandosi a un livello internazionale grazie a Virtuoso. Crediamo che questa affiliazione sia un riconoscimento meritato per un luogo di destinazione come la Sardegna e per un hotel che si distingue come simbolo dell’alta ospitalità, come il nostro.
Titolo del post: L’hotel sardo Abi d’Oru si unisce alla rete Virtuoso
Data del post: 17 maggio 2024, ore 11:23:42 GMT
Categoria: Alberghi
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AirBaltic ha recentemente stretto un accordo di codeshare con Bulgaria Air, che permetterà a entrambe le compagnie aeree di offrire più flessibilità e connessioni a passeggeri volanti tra la Lettonia e la Bulgaria, nonché ad altre destinazioni nei loro network rispettivi.
La compagnia aerea airBaltic ha concluso una nuova partnership con Bulgaria Air. L’accordo prevede l’aggiunta del codice di volo BT di airBaltic sulla tratta Sofia-Varna di Bulgaria Air. Allo stesso modo, Bulgaria Air inserirà il suo codice FB sulla rotta Sofia-Riga di airBaltic e sui voli di proseguimento da Riga a Stoccolma, Oslo, Copenhagen e Helsinki.
Martin Gauss, Presidente e CEO di airBaltic, ha dichiarato il positivo impatto di questa collaborazione, che seguendo il recente lancio della rotta diretta da Sofia a Riga, consentirà ai viaggiatori del Baltico di accedere più facilmente alla rete di voli di Bulgaria Air. Allo stesso tempo, i viaggiatori in Bulgaria avranno un accesso più agevole alle destinazioni europee offerte da airBaltic.
Attualmente, la compagnia lettone di aviazione ha sottoscritto 23 accordi di codeshare con numerose compagnie aeree globali, operando voli congiunti verso oltre 300 destinazioni. Tra i partner di codeshare di airBaltic sono presenti Air France, Brussels Airlines, Emirates, Iberia e Turkish Airlines.
Nelle notizie relative a viaggi e trasporti del 17 maggio 2024, Qatar Airways esprime il suo interesse per l’Africa meridionale, considerando un investimento in una compagnia aerea della regione per rafforzare la sua presenza in quell’area.
Durante un dibattito al Forum Economico del Qatar a Doha, l’Amministratore Delegato di Qatar Airways, Badr Mohammed Al Meer, ha annunciato che l’azienda è nell’ultima fase d’investimento in una compagnia aerea proveniente dal sud dell’Africa. Al Meer ha confirmato che tale accordo potrebbe essere reso noto entro un paio o tre settimane.
L’AD, che ha preso le redini del gruppo del Qatar lo scorso novembre, ha sottolineato che il sud dell’Africa rappresenta un’area ancora non coperta dalla rete di voli di Qatar Airways, che attualmente vanta 31 destinazioni africane. Per questa ragione la compagnia sta cercando di espandere questo numero attraverso partnership e investimenti.
Inoltre, la compagnia con sede a Doha sta per finalizzare l’acquisto di una partecipazione del 49% in RwandAir e ha in previsione di possedere il 60% del nuovo aeroporto in costruzione presso la capitale del Ruanda, Kigali. Si prevede che il nuovo hub sarà terminato nel 2027, con l’obiettivo di competere con il colosso africano Ethiopian Airlines Group. La notizia è stata diffusa il 17 Maggio 2024.
La tredicesima edizione di Grimaldi Dance Fit Cruise tornerà quest’anno, in programma dal 15 al 18 giugno, dopo il grande successo dell’edizione precedente. Sarà un viaggio sull’ammiraglia Cruise Barcelona, attraverso il mare tra Civitavecchia e Barcellona, all’insegna del fitness e del benessere. Organizzato insieme a Never Give Up Event, proporrà quattro giorni di divertimento e amicizia, con l’obiettivo di raggiungere la forma fisica ideale.
Durante il giorno, un gruppo di esperti, riconosciuti sia a livello nazionale che internazionale, trasformerà il ponte della nave in una palestra a cielo aperto, offrendo una varietà di attività tra cui zumba, reggaeton, super jump, pilates, yoga e molto altro. Le notti saranno allietate da dj set curati da Cristian D’Eliseo e, all’arrivo a terra, l’allegra atmosfera di Barcellona accoglierà i partecipanti.
La tariffa per partecipare alla Grimaldi Dance Fit Cruise parte da 299 euro a persona, comprensiva di viaggio di andata e ritorno da Civitavecchia a Barcellona, sistemazione in cabina quadrupla interna, costi fissi e Eu Ets, pernottamento a bordo, tre colazioni, due pranzi e due cene presso il self-service di bordo, e l’assicurazione Europ Assistance. Per coloro che prenotano entro il 28 maggio, il prezzo è di 269 euro a persona.
Il Marocco, una nazione ricca di storia e natura affascinante, è un luogo di sorprese sempre a portata di mano, grazie ai voli diretti da Roma e Milano verso Casablanca offerti da Royal Air Maroc. Una volta atterrati a Casablanca, si può facilmente raggiungere Errachidia, al centro del paese, dando inizio ad un’avventura che include la scoperta del deserto, la natura selvaggia, l’antica cultura marocchina reflessa nelle strutture architettoniche e nella cucina, e la bellezza sconfinata del luogo.
Un viaggio di 40 minuti in auto porta a Erfoud, una località in cui si può avere un’antica sensazione della storia geologica del pianeta. Milioni di anni fa, il mare copriva questa zona, lasciando dietro di sé, mentre si ritirava, una quantità incredibile di fossili antichi. Questi fossili sono così numerosi che vengono utilizzati per creare i mobili dei riad tradizionali, luoghi di pernottamento. Tra le prelibatezze tipiche di Erfoud e del deserto troviamo i datteri, da consumarsi al momento o in combinazione con formaggio di capra, verdure colorate e piatti speziati come tajine e stufati.
Mentre viaggi verso il sud, l’immensità del deserto prende forma con l’emergere delle radianti dune di Merzouga, adiacente al confine algerino, che raggiungono un’altezza massima di 150 metri e sembrano ingestire la luce solare. Le sabbie sahariane narrano le antiche vicende del passaggio di carovane dei mercanti fenici, cartaginesi e romani, di cui oggi persiste solo il ricordo. Il viaggiatore può attraversare lentamente le dune a cavallo di un cammello, su un veicolo 4×4 o su un quad che sfreccia o scivolando sulla sabbia con una tavola da sandboard. Ma al calar del sole, tutto appare come sospeso mentre il sole si immerge oltre l’orizzonte. L’esperienza più emozionante si vive nei campi di tende, dove si può ammirare la luce delle stelle nella notte profonda e, all’alba, assistere allo spettacolo del sorgere del sole.
Il prossimo punto di interesse sono le Gorges di Todra, gole che il fiume Todra ha scavato nei millenni in questa regione orientale dell’Alto Atlante. Le rocce sporgenti raggiungono fino a 160 metri di altezza e sono molto amate da alpinisti e speleologi. Accanto alla strada, i colori vivaci dei tessuti offerti ai viaggiatori risaltano, mentre le donne berbere, con i loro bambini dagli occhi espressivi e asini, camminano pacate sulla riva del fiume. I berberi, un’antica etnia originaria del Maghreb, sono suddivisi in tre tribù in questa regione, ciascuna con propri dialetti e tradizioni.
Una volta oltrepassato Boulmane Dades, si arriva alle gole di Dades. Da tempi geologici lontani, il fiume ha scavato quattro serie di gole profonde con pareti di roccia dal tono ocra, percorrendo oltre 200 km. Lungo la Valley di Dades, si possono vedere le “mille kasbah”, antichi insediamenti fortificati costruiti con fango e paglia secca, che spiccano su panorami che ricordano superfici lunari. Tra questi villaggi c’è la splendida Kasbah Amridil, eretta nel XVII secolo. La guida locale descrive come fosse comune sovrapporre fino a quattro cucine nella stalla per mantenere il riscaldamento durante l’inverno, l’uso di materiali locali nella costruzione e il ricorrente simbolismo del numero cinque, usato nelle decorazioni e nelle finestre della moschea per richiamare i cinque pilastri dell’Islam e le cinque preghiere giornaliere.
Durante il tragitto, il deserto prende a tingersi di verde grazie a oasi dove prosperano alberi di mandorle, fichi, noci e betulle. Nella regione del Dades c’è la possibilità di passare la notte in una delle tante pensioni familiari, che offrono agli ospiti scorci panoramici mozzafiato e esperienze culinarie di alto livello. Il viaggio prosegue attraverso la Valle delle Rose, abitata da lussureggianti rose di Damasco, una varietà antica molto apprezzata nell’industria cosmetica e profumiera.
Il suggestivo itinerario prosegue poi fino a Ouarzazate, una cittadina che nasconde molte sorprese e che prende il nome dal fiume che una volta scorreva potente nella pianura, vigiliato dall’Ait Ben Haddou, una città fortificata o “kasr”, con strette strade, magazzini, case e una moschea. La città di argilla fu edificata nel 1600 sulla via carovaniera che unisce il deserto del Sahara alla regione di Marrakech. La sua bellezza e stato di conservazione l’hanno resa Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1987 e location cinematografica per film famosi.
Nella década del ’60, il clima gradevole e soleggiato della regione attirò i registi di Hollywood, che scelsero Ouarzazate come set per le riprese del famoso film Lawrence d’Arabia. Da quel momento, la città – attualmente sede di tre grandi studi cinematografici e del ricco museo dei cinema – è diventata un luogo prediletto per la produzione di film internazionali. Tra i titoli più celebri si annoverano L’uomo che volle farsi re, L’uomo che sapeva troppo, Il gioiello del Nilo, L’ultima tentazione di Cristo, Il té nel deserto, La Mummia, Il Gladiatore, Alexander, Le Crociate, Babel e diverse scene de Il trono di spade. Ouarzazate, divenuta la “Hollywood del deserto”, ha generato un significativo sviluppo economico e professionale nella regione.
Nel viaggio ricco di avventure, cultura e relax nel deserto del Marocco, Ouarzazate accoglie con la storica Kasbah Taourirt e il suo fascino millenario. Questa roccaforte è una delle meglio preservate del paese, grazie ad accurati restauri. Fino alla fine degli anni ‘30, era abitata da un pascià e la sua grandiosa famiglia di oltre 100 persone, compresi la madre del primogenito, quattro mogli e 14 concubine. Il vicino caravanserraglio forniva sostentamento e accoglienza ai viaggiatori che attraversavano il deserto, pagando un pedaggio al pascià. L’itinerario si conclude a Marrakech, tra momenti gastronomici e tradizioni locali, come la visita all’hammam con i suoi intensi profumi. Un detto berbero recita: “Con il cammello si attraversa il deserto del Sahara, con la gazzella – la donna, la compagna – si attraversa la vita”.
Nel maggio del 2024, è emersa la notizia di un’acquisizione significativa nel mondo immobiliare. La prestigiosa Villa San Giorgio, nota anche come Castello di Portofino, è stata venduta alla società portoricana Fort Partners, guidata dall’imprenditore Nadim Ashi, per 66,4 milioni di euro. Contrariamente alle voci circolate nell’ottobre precedente, non è stato il gruppo Cascade, proprietario di Four Seasons e controllato da Bill Gates, ad acquisire la proprietà. Le voci erano state prontamente smentite dal conglomerato di Gates. La famiglia Garrè, dei noti assicuratori genovesi e precedenti proprietari della villa, ha realizzato un buon affare con la vendita. Secondo una perizia di stima risalente a quattro anni prima, la proprietà ligure era valutata 37,33 milioni.
Situata su un’estensione di oltre 1.200 metri quadrati, Villa San Giorgio è suddivisa in 12 piccoli appartamenti. Questa proprietà offre un ascensore privato che conduce direttamente a una piccola spiaggia nascosta, oltre a disporre di un parco esclusivo. Secondo le normative urbanistiche comunali, la villa è attualmente classificata come residenza. Questa informazione è stata già confermata lo scorso ottobre dal sindaco di Portofino, Matteo Viacava, in risposta ai pettegolezzi che circolavano riguardo a un possibile cambio di proprietà. Per trasformare questa struttura residenziale in un hotel, sarà necessaria una modifica della destinazione d’uso. Nonostante ciò, Fort Partners ha già realizzato operazioni analoghe a Roma, acquisendo sia il palazzo Marini nel centro città che il palazzo della Rovere in via della Conciliazione, con l’intento di aprire degli hotel della catena Four Seasons nella capitale.
Titolo: Un possibile cambio di proprietà per il Castello di Portofino. Sta arrivando un Four Seasons?
Data pubblicazione: 16 maggio 2024, 12:50:15.
Categoria: Alberghi.
Il St. Bernardin Resort Portorož, strategicamente ubicato sulla costa tra Portorose e Pirano, è nascosto in un parco di 25 ettari densamente popolato di oleandri, palme, rosmarini, alloro e altre piante tipiche del Mediterraneo. Quest’anno, gli alberghi del resort sloveno, hanno subito lavori di rinnovamento, così come aggiornamenti, rinnovando la loro proposta per la stagione 2024. Questi richiamano sempre standards di servizio di alta qualità, con un tocco di ospitalità slovena. Le opzioni di alloggio variano dal Grand Hotel Bernardin all’hotel Histrion appena ristrutturato, fino all’hotel Vile Park Premium rinnovato e l’hotel Vile Park.
«Dall’ultimo ponte del 1° maggio, l’offerta rinnovata include già le ville riconsiderate dell’hotel Vile Park. Nel 2023, abbiamo terminato la ristrutturazione di 66 stanze di Villa Galeja e della piscina esterna, che si ispirano alle peculiarità dell’Istria – afferma la direzione -. Nel 2024 continueremo con la ristrutturazione di Villa Ninfa e Villa Orada, per un totale di 122 stanze. Il restyling delle ville segue la linea guida precedentemente seguita anche per la ristrutturazione dell’hotel Histrion: le stanze richiamano i simboli del mare, del sale, delle olive e della lavanda, attinenti quindi ai prodotti e alla cultura locale».
Tutti gli alloggi del villaggio turistico offrono spiagge ben mantenute e complete di servizi, piscine all’aperto ed al coperto, centri di benessere e un porto per turisti. In più, la cucina tipica istriana combinata con la tradizione culinaria mediterranea e gli splendidi panorami caratterizzano quello che offrono i numerosi ristoranti e bar situati nelle strutture. Tra questi, il Grand Restaurant con vista sull’oceano e il ristorante Pečina con i suoi deliziosi piatti e vini di alta qualità.
St. Bernardin Resort Portorož risponde a diverse esigenze. Gli alloggi del Vile Park, con piscine, parchi gioco e club per bambini, sono l’ideale per le vacanze in famiglia. D’altro canto, il Grand Hotel Bernardin e l’hotel Histrion sono più adatti per le coppie che desiderano alternare il relax sulla spiaggia a trattamenti di benessere esclusivi offerti dalla Paradise spa o dal Wellness Benedicta. Gli alloggi del resort sono molto popolari anche tra i gruppi di amici che preferiscono vacanze attive in bicicletta, esplorando la zona e le tradizioni locali, con la possibilità di concludere la giornata rilassandosi presso il parco acquatico Termaris, dove si possono trovare piscine riempite di acqua di mare.
Eventi e Matrimoni
Il settore dell’organizzazione di eventi è un’altra parte importante del target del resort. Infatti, il Grand Hotel Bernardin ospita il più grande centro congressi della Slovenia. Con la sala Europa che può accommodare fino a 1.100 partecipanti, è il luogo perfetto per ogni tipo di evento: congressi, seminari, presentazioni, sfilate di moda, serate di gala e molte altre occasioni.
L’hotel di lusso viene sempre più selezionato come luogo per le nozze, sia per chi desidera una cerimonia romantica lungo la costa, sia per chi predilige una celebrazione più tradizionale in chiesa. Questo è possibile grazie alla chiesetta di San Bernardino situata nella piazza in fronte all’hotel Histrion, la quale può essere utilizzata per riti sia religiosi che civili.
Sui piani di sostenibilità e servizi avanzati, presso le strutture del St. Bernardin sono disponibili punti di ricarica per automobili elettriche. Un servizio che ha contribuito all’ottenimento del certificato Slovenia Green, un riconoscimento dedicato alle strutture turistiche sostenibili.
“Dal gennaio al aprile del 2024, abbiamo avuto il 59% di visitatori stranieri e il 41% di clienti locali presso le nostre strutture. Le prenotazioni per la stagione estiva indicano un’occupazione molto favorevole, con una lieve crescita rispetto all’anno precedente. In questo contesto, il mercato italiano si dimostra molto importante per noi, anche grazie alle collaborative relazioni con le agenzie di viaggio, gli operatori del settore, l’organizzazione turistica slovena, e l’ufficio di rappresentanza in Italia” hanno dichiarato dai vertici del St. Bernardin Resort Portorož.
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Secondo Demoskopika, molte città italiane stanno affrontando un preoccupante sovraffollamento turistico. L’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico è stato sviluppato utilizzando cinque misure: densità turistica, densità ricettiva, intensità turistica, utilizzo lordo e percentuale di rifiuti urbani attribuiti al turismo. Raffaele Rio, presidente di Demoskopika, ha avvertito che una gestione non attenta e non sostenibile del turismo può convertirsi da un’opportunità di crescita economica e culturale in una minaccia per le nostre comunità locali. Secondo i risultati dello studio, sette province sono le più colpite dal fenomeno dell’overtourism: Rimini, Venezia, Bolzano, Livorno, Trento, Verona e Napoli. La situazione in queste aree, classificata come “Molto-Alta”, sta diventando critica, con conseguenze negative sulla qualità della vita locale e sulla sostenibilità delle destinazioni turistiche.
Destinazioni turistiche come Roma e Firenze mostrano un significativo impatto sulle risorse locali, classificandosi al livello “Alto” nel Indice di Demoskopika. Queste implicated portano ad evidenti problemi nella gestione dell’afflusso turistico.
D’altro canto, Benevento, Rieti, Reggio Calabria, Isernia e Campobasso subiscono in minor misura l’impatto del turismo massivo. Si trovano infatti al livello “Molto-Basso”, mostrando un sovraffollamento turistico minimo, con conseguenze limitate su residenti e infrastrutture. Come esempio, Bolzano registra 64 turisti per residente, rispetto a meno di un turista per residente a Benevento.
Esaminando la densità di turisti per unità di superficie, Venezia ha oltre 14 mila turisti per chilometro quadrato, a contrasto con i 41 di Enna. E quanto all’impatto del turismo sulla produzione di rifiuti urbani?
In questo scenario, la quantità di rifiuti prodotti per abitante, calcolata considerando la differenza tra la produzione di rifiuti per residente e la produzione di rifiuti per “popolazione equivalente” (somma della popolazione residente e delle presenze turistiche distribuite nell’anno), mostra un netto divario: da 71,65 chilogrammi per turista a Rimini, a 0,92 chilogrammi per turista a Isernia.
Qualità compromessa.
“L’indice si propone di facilitare un’evoluzione più significativa del fenomeno turistico negli ecosistemi locali, contribuendo a capire come il turismo influisce sulla densità di popolazione, sull’impiego delle strutture ospitanti, sull’intensità dell’interazione tra turisti e residenti, e infine, sull’effetto ambientale dovuto alla gestione dei rifiuti. 15 maggio 2024
“L’overtourism – afferma Raffaele Rio, presidente di Demoskopika – non solo mette a rischio la sostenibilità delle nostre località più predilette ma può anche deteriorare la qualità di esperienza per i visitatori e la qualità di vita per i residenti. La sovrappopolazione dei turisti è un segnale di allerta che richiede il nostro intervento, promuovendo un turismo più etico e rispettoso per l’ambiente.
“È cruciale – sottolinea Raffaele Rio – instaurare politiche di regolazione del turismo che comprendano restrizioni temporali e numeriche per l’ingresso nei luoghi più a rischio, associate a tattiche per incentivare mete meno conosciute ma altrettanto apprezzabili per la loro cultura e bellezza, e per promuovere il turismo fuori stagione, favorendo i siti anche in periodi meno congestionati.
“In questa prospettiva, Demoskopika intende assistere i decisori politici a vari livelli nel controllo dell’impatto turistico, fornendo dati e ricerche territoriali per equilibrare le necessità economiche con la sostenibilità ambientale e sociale. È il momento di agire con attenzione e responsabilità, per assicurare – conclude Raffaele Rio – che il turismo rimanga un mezzo di crescita culturale e di sviluppo economico senza diventare un onere per le future generazioni.”
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La data del post è il 16 maggio 2024, alle 11:10:54 (GMT). La categoria del post è “Enti, Istituzioni e Territorio”. Il post non ha alcun tag associato e il suo codice di sort è 1715857854000. La ricerca di dimensione 9 ha utilizzato un filtro di query fuzzy utilizzando il testo “Azores Airlines dal 5 giugno nuovo volo diretto Milano Malpensa Ponta Delgada”. Il filtro di data del post era compreso tra “now-2y” e “now”, considerando il fuso orario “+1:00”. L’ordinamento dei post è fatto secondo la data di pubblicazione decrescente.
Ryanair intende cessare le operazioni della sua base di Bordeaux a novembre a causa dell’aumento delle tasse aeroportuali. Questa decisione è stata attribuita dalla compagnia aerea low cost irlandese all’aumento delle tasse aeroportuali.
Questa azione influirà su circa 90 membri del personale, tra cui piloti, assistenti di volo e tecnici. Ryanair procederà offrendo loro posti equivalenti in altre basi del loro network. Come conseguenza, lo scalo perderà 40 rotte.
Jason McGuinness, il Chief Commercial Officer di Ryanair, ha sottolineato che la società non aveva “alcuna altra opzione finanziaria” se non quella di chiudere la base dopo il fallimento dei negoziati con la gestione dello scalo. Ha inoltre dichiarato: “La perdita di Bordeaux rappresenterà un vantaggio per altri aeroporti europei”.
Ryanair ha iniziato a volare verso Bordeaux nel dicembre 2009 e quasi un decennio più tardi, nel giugno 2019, ha aperto una base nella città.
Secondo i dati forniti da Sabre Market Intelligence, nel 2023 la compagnia aerea ha avuto un incremento annuale del 15%, trasportando circa 1,6 milioni di passeggeri da e per Bordeaux. Tuttavia, Ryanair ha annunciato la chiusura della sua base a Bordeaux a causa delle eccessive tasse aeroportuali.
D’altra parte, una nuova aggiunta sardegna approda al network Virtuoso: l’Abi d’Oru, un hotel situato a Porto Rotondo. Questo porta a sei il numero di indirizzi sardi presenti nel portfolio della rete agenziale specializzata nel lusso, su un totale di 154 strutture in Italia. L’Abi d’Oru, che in traduzione sarda significa “Ape d’Oro”, è un hotel con una storia che risale al 1963, situato a solo quattro chilometri da Porto Rotondo e con una vista diretta sul golfo di Marinella. Nel 2023, ha inaugurato nuove camere e suite, un nuovo pool bar e piscina, che hanno portato il totale a 130 diverse tipologie di stanze. Queste novità si inseriscono perfettamente nell’architettura realizzata più di 60 anni fa da Antonio Simon Mossa, un noto architetto, politologo e scrittore sardo. Essendo fortemente legato al territorio, l’Abi d’Oru invita i suoi ospiti a esplorare la cultura e le personalità sarde attraverso le sue suite Al mare. Tra queste personalità ci sono Eleonora d’Arborea, Grazia Deledda vincitrice del premio Nobel per la letteratura, Antonio Gramsci, Maria Lai, Eva Mameli, madre di Italo Calvino e prima donna in Italia a insegnare botanica in università, e la designer Edina Altara.
Quest’anno, l’Abi d’Oru sta pianificando di aprire i suoi battenti il 16 maggio, con un rinnovato menu nei suoi tre ristoranti unici.
L’amministratore delegato dell’hotel, Diana Zuncheddu, è lieta di annunciare che l’Abi d’Oru è ora parte del network Virtuoso, un traguardo raggiunto grazie all’impeccabile lavoro svolto dal team commerciale guidato da Nicola Monello, e dallo sforzo costante di tutto lo staff dell’hotel. Quest’ultimo è riuscito anno dopo anno a soddisfare i desideri dei clienti, inclusi quelli più capricciosi. Gli investimenti e i lavori di rinnovamento attuati negli anni passati, hanno permesso all’hotel di raggiungere l’eccellenza nell’ospitalità che avevamo stabilito come obiettivo. Oggi, grazie a Virtuoso, questo riconoscimento si estende anche a livello internazionale.
Penso che la Sardegna e il nostro hotel, che sono simboli di eccellenza nell’ospitalità, meritano di far parte di un’organizzazione come questa”, ha detto il direttore del prestigioso hotel Abi d’Oru. Il famoso resort sardo è stato recentemente inserito nel network internazionale Virtuoso.
AirBaltic, la compagnia aerea della Lettonia, ha recentemente stretto un accordo di codeshare con Bulgaria Air. Questa partnership consente ad entrambe le compagnie aeree di offrire ai passeggeri più opzioni di voli e connessioni tra la Lettonia e la Bulgaria e altre destinazioni nel loro network.
Come parte dell’accordo, AirBaltic aggiungerà il suo codice di volo, BT, alla rotta Sofia-Varna di Bulgaria Air. In cambio, Bulgaria Air inserirà il suo codice di volo, FB, alla rotta Sofia-Riga di AirBatic e ai voli di proseguimento da Riga a Stoccolma, Oslo, Copenhagen e Helsinki.
Martin Gauss, presidente e AD di AirBaltic, ha sottolineato che l’accordo arriva poco dopo l’apertura del primo volo diretto dall’ungheria al loro hub di Riga. Afferma che l’accordo beneficerà i viaggiatori locali del Baltico fornendo loro accesso al network versatile di Bulgaria Air e che i viaggiatori locali in Bulgaria possono ora godere di un accesso più facile alle destinazioni di AirBaltic in Europa.
Ad oggi, AirBaltic ha 23 accordi di codeshare con diverse compagnie aeree globali e offre voli a più di 300 destinazioni in collaborazione con i suoi partner.
AirBaltic ha stretto una nuova partnership di codeshare con Bulgaria Air, allargando così la sua rete di partner, che già include Air France, Brussels Airlines, Emirates, Iberia e Turkish Airlines.
D’altra parte, Qatar Airways si sta focalizzando sull’Africa meridionale, preparandosi a consolidare la sua posizione in quella regione con l’investimento in una compagnia aerea locale. Il CEO Badr Mohammed Al Meer ha anticipato l’annuncio che l’operazione di investimento azionario nella compagnia aerea africana è quasi completata e potrebbe esser rivelata in sole due o tre settimane. L’investimento è parte dell’espansione della compagnia nell’Africa, che copre oggi 31 destinazioni nel continente, un numero che la compagnia sta cercando di incrementare tramite partnership e investimenti. Al Meer ha sottolineato l’importanza strategica dell’Africa meridionale, una regione che la Qatar Airways sta cercando di rendere più accessibile.
La compagnia con base a Doha sta anche portando avanti l’acquisizione del 49% di RwandAir e deterrà il 60% del nuovo aeroporto in costruzione vicino a Kigali, la capitale del Rwanda.
Qatar Airways si prepara a fare un investimento nel capitale di un vettore del Sud Africa. Questa mossa fa parte di un progetto per un nuovo hub che dovrebbe essere finalizzato nel 2027 con l’obiettivo di competere con il colosso africano Ethiopian Airlines Group.
In un altro scenario, dopo il successo della precedente Ballando verso Barcellona, la Grimaldi Dance Fit Cruise sta ritornando per la sua tredicesima edizione. Questo viaggio, focalizzato sul fitness e il benessere, sarà eseguito sulla nave ammiraglia Cruise Barcelona, che naviga tra Civitavecchia e Barcellona e viceversa dal 15 al 18 giugno. In collaborazione con Never Give Up Event, l’evento includerà quattro giorni di divertimento e amicizia, con l’obiettivo di raggiungere la forma fisica ideale.
A bordo, un team di esperti di fama nazionale e internazionale trasformerà i ponti della nave in una palestra all’aperto, offrendo lezioni di zumba, reggaeton, super jump, pilates, yoga e altro ancora. Quando il sole cala, avranno inizio le lunghe notti di divertimento, con set di DJ curati da Cristian D’Eliseo.
Gli ospiti della Grimaldi Dance Fit Cruise saranno accolti dall’energia vivace di Barcellona al loro arrivo a terra. L’accesso alla crociera inizia da 299 euro a persona (o 269 euro se prenotato entro il 28 maggio), che include un viaggio di andata e ritorno da Civitavecchia a Barcellona con sistemazione in una cabina interna quadrupla, diritti stabili e costi Eu Ets, una notte a bordo durante la tappa portuale, tre colazioni, due pranzi e due cene presso il self-service a bordo, attività come previsto dal programma, e assicurazione Europ Assistance. Il tour si terrà dal 15 al 18 giugno quest’anno.
Il Marocco è un paese pieno di sorprese, a poche ore di volo dall’Italia. Questo paese offre un contesto storico e naturale di grande valore, fornendo esperienze uniche. Con i voli Royal Air Maroc da Roma e Milano a Casablanca, e successivamente a Errachidia, i viaggiatori possono immergersi profondamente nella cultura marocchina. Errachidia, situata nel cuore del Marocco, è il punto di partenza per avventure emozionanti. Questo viaggio di scoperta è arricchito dall’accoglienza calorosa della popolazione locale e da esperienze uniche che rivelano l’emozione del deserto, la potenza della natura antica, una cultura arcaica riflessa nelle architetture e gastronomia, e una bellezza incredibile. Dopo un tragitto di 40 minuti in auto, si arriva a Erfoud, dove si avverte il passaggio delle ere geologiche.
Molti secoli or sono, quest’area era immersa nelle acque marine che, dopo essersi ritirate, hanno lasciato un notevole deposito di fossili. Quest’ultimo è talmente vasto che è stato utilizzato per la costruzione dei mobili presenti nei tradizionali riad dove si passa la notte. Tra i prodotti tipici di Erfoud e del deserto troviamo i dolci datteri, da degustare non solo qui, ma in tutto il territorio, abbinandoli a formaggio di capra, verdure variopinte e speziati tajine o stufati.
Proseguendo il viaggio a sud, il paesaggio desertico sembra animarsi grazie alle brillanti dune di Merzouga, vicine al confine algerino, che raggiungono le altezze di 150 metri e sembrano riflettere la luce solare. Le sabbie del Sahara narrano una storia antica, scandita dal passaggio di carovane di mercanti fenici, cartaginesi e romani, di cui oggi rimane soltanto un ricordo. Qui il viaggiatore ha la possibilità di attraversare le dune in modalità lenta a dorso di cammello, o veloce a bordo di un 4×4 o quad, o infine scivolare su una tavola da sandboard. Con l’arrivo del tramonto, tutto sembra sospendersi mentre il sole sprofonda oltre l’orizzonte. L’esperienza più suggestiva è nelle tende da campo, dove si può vedere la luce delle stelle nel buio intenso della notte e, al mattino, assistere all’alba.
La prossima tappa del viaggio conduce alle gole di Todra, scavate nel corso dei millenni dal fiume Todra nella regione orientale dell’Alto Atlante, dove le scogliere raggiungono i 160 metri di altezza e sono molto apprezzate dagli alpinisti e speleologi. Lungo la strada possiamo vedere i colori vivaci dei tessuti proposti ai turisti, e sul letto del fiume camminano lentamente le donne berbere con i loro bambini dagli occhi intensi e gli asini.
I Berberi, un’antica comunità originaria del Maghreb, consiste di tre tribù differenti risiedenti nello stesso territorio geografico ma distintive per dialetti e usanze proprie. Si possono osservare le meravigliose Gole del Dades, che espandono oltre i confini di Boulmane Dades. Queste gole sorprendenti sono il risultato di un fiume che fluiva con grande vigore per oltre 200 chilometri fin dal periodo Giurassico, scavando quattro serie di gole profonde tra pareti di roccia ocra.
Lungo la valle di Dades, si possono scoprire le “mille kasbah”, vecchi insediamenti fortificati, costruiti utilizzando fango e paglia essiccati. Questi sembrano emergere dal paesaggio lunare, tra cui spicca la splendida Kasbah Amridil, risalente al XVII secolo. Il nostro accompagnatore locale, offre interessanti dettagli su come i materiali per la costruzione vengano reperiti localmente, la pratica di sovrapporre fino a quattro cucine alla stalla per mantenere il calore in inverno e l’importanza del numero cinque che si riflette nelle decorazioni e nelle finestre della moschea, simboleggiando i cinque pilastri dell’Islam e le cinque preghiere giornaliere.
Durante questo viaggio, il deserto si trasforma magicamente offrendo oasi rigogliose, ricche di mandorli, fichi, noci e betulle. Nelle vicinanze del Dades, è possibile passare la notte in una delle moltitudini di pensioni familiari, che incantano i visitatori con viste panoramiche mozzafiato e un’esperienza culinaria gourmet.
Attraversando l’espansiva Valle delle Rose, si può ammirare la meravigliosa crescita delle rose di Damasco, un tipo di fiore molto apprezzato in profumeria e cosmetica.
Il viaggio porta il visitatore a Ouarzazate, un luogo pieno di meraviglie che prende il nome dal fiume che un tempo fluiva poderoso attraverso la pianura. La città è custodita dall’Ait Ben Haddou, una fortezza o “kasr”, ricca di stradine, depositi, abitazioni e una moschea. Questa città di terracotta fu eretta nel 1600 sulla rotta delle carovane che univa il deserto del Sahara all’area di Marrachek. La sua bellezza e conservazione eccezionale le hanno conferito il titolo di patrimonio dell’Unesco dal 1987, e il suo fascino ha attirato l’attenzione di molti registi, diventando il set di numerosi film di successo.
Nei primi anni ’60, infatti, il clima caldo e soleggiato di Ouarzazate attirò l’attenzione degli Hollywoodiani, che vi girarono il celebre film “Lawrence d’Arabia”. Da quel momento in poi, la città – che oggi possiede tre grandi studi cinematografici e un interessante museo del cinema – è stata usata come set per pellicole internazionali come “L’uomo che volle farsi re”, “L’uomo che sapeva troppo”, “Il gioiello del Nilo”, “L’ultima tentazione di Cristo”, “Il té nel deserto”, “La Mummia”, “Il Gladiatore”, “Alexander”, “Le Crociate”, “Babel” e alcune scene della serie “Il trono di spade”. Questo successo cinematografico ha portato lavoro e prosperità nella zona, stimolando la creazione di scuole professionali nell’area.
Concludendo il viaggio di cultura, avventura e relax nel deserto marocchino, si arriva a Ouarzazate e troverete la Kasbah Taourirt, che mantiene intatto il suo meraviglioso fascino storico. Grazie a restauro accurato, è una delle meglio conservate nel paese.
Un pascià e la sua grande famiglia, composta da oltre 100 membri tra i quali 4 mogli, 14 concubine e il primogenito maschio, dimoravano in questa casa fino alla fine degli anni ’30. Storicamente, i viaggiatori che percorrevano il deserto si fermavano nel vicino caravanserraglio per rifornirsi di cibo e riposare, pagando un pedaggio al pascià prima di proseguire verso le coste africane. Questo viaggio si conclude a Marrakech, un’esperienza arricchita da delizie gastronomiche e tradizioni come la visita all’hammam, famosa per la sua intensità e gli aromi distintivi. Un vecchio proverbio berbero recita: “Attraversiamo il deserto del Sahara con il cammello, mentre attraversiamo la vita con la gazzella, che rappresenta la donna, la nostra compagna”.
Da ottobre scorso, circolavano voci riguardanti l’acquisizione di Villa San Giorgio, meglio conosciuta come Castello di Portofino, da parte del gruppo Cascade, affiliato a Four Seasons e controllato da Bill Gates. Nonostante ciò, la stessa compagnia ha prontamente smentito queste affermazioni.
Secondo il Corriere della Sera, all’inizio di maggio, la villa San Giorgio, precedentemente di proprietà della famiglia assicuratrice genovese Garrè, è stata acquisita dalla società portoricana Fort Partners, guidata dall’imprenditore Nadim Ashi. L’accordo di vendita dell’immobile è stato concluso per 66,4 milioni di euro, un affare vantaggioso per la famiglia Garrè, considerato che, quattro anni fa, il valore stimato della proprietà era di 37,33 milioni di euro.
La villa San Giorgio, con una superficie di oltre 1.200 metri quadrati, è divisa in dodici monolocali ed è caratterizzata da un ascensore privato che conduce a una spiaggia sottostante e da un parco privato. Il piano regolatore del comune la classifica come residenza, come enfatizzato lo scorso ottobre dal sindaco di Portofino, Matteo Viacava, commentando le voci già in circolazione riguardo alla vendita in corso. Per convertire la struttura in un albergo, sarebbe necessario modificare la destinazione d’uso.
Fort Partners, che collabora da anni con Four Seasons, in passato ha già condotto operazioni simili a Roma, acquisendo Palazzo Marini nel centro città e Palazzo della Rovere in Via della Conciliazione, con l’intento di aprire alberghi Four Seasons. Dal momento del cambio di proprietà del Castello di Portofino, si ipotizza che potrebbe diventare un altro hotel Four Seasons.
Il Bernardin Resort Portorož, situato in un rigoglioso parco di 25 ettari abbellito da oleandri, palme, rosmarini, allori e altre specie vegetali mediterranee, offre un’esperienza turistica unica. I suoi vari alberghi, tra cui il Grand Hotel Bernardin, l’hotel Histrion recentemente rinnovato, l’hotel Vile Park e l’hotel Vile Park Premium, quest’anno sono stati sottoposti a lavori di rinnovamento e modernizzazione, migliorando così la loro offerta per la stagione 2024. Questi miglioramenti, insieme all’accoglienza tipicamente slovena, assicurano standard di servizio elevati.
Dal 1° maggio, l’offerta turistica include anche le villette rinnovate dell’hotel Vile Park. Nel 2023, l’azienda ha ultimato il ristrutturamento di 66 stanze di Villa Galeja e della piscina all’aperto, con un design ispirato alle caratteristiche locali dell’Istria. I piani per il 2024 includono la riparazione di Villa Ninfa e Villa Orada, aggiungendo un totale di 122 stanze. Ogni camera dell’hotel Histrion, così come quelle delle ville, sottolinea i temi marittimi di mare, sale, ulivi e lavanda, riflettendo così i prodotti e le tradizioni del luogo.
Oltre alle camere, il resort dispone di numerose spiagge private e curate, piscine interne ed esterne, centri benessere e un porto turistico. I ristoranti e i bar del resort offrono una varietà di esperienze culinarie che combinano la cucina istriana e mediterranea, con un panorama spettacolare che va dal Grand Restaurant fronte mare al ristorante Pečina, noto per i suoi piatti squisiti e vini di alta qualità.
Il Bernardin Resort a Portorož si rivolge a diverse categorie di clienti. Il Vile Park, con le sue piscine, aree gioco e mini-club, è l’ideale per le famiglie con bambini in vacanza. Invece, per le coppie in cerca di una pausa rilassante combinata con trattamenti spa di lusso, sono consigliati il Grand Hotel Bernardin o l’hotel Histrion, che propongono la Paradise Spa e il Wellness Benedicta. Le strutture del resort sono anche apprezzate da gruppi di amici che prediligono vacanze attive alla scoperta della zona e delle sue tradizioni, finendo la giornata rilassandosi al parco acquatico Termaris con le sue piscine di acqua salata.
Settore congressi e matrimoni
La destinazione è popolare anche nel settore MICE, con il Grand Hotel Bernardin che ospita il più grande centro congressi della Slovenia, capace di accogliere fino a 1.100 delegati nella sua sala Europa. È la scelta perfetta per ogni tipo di evento, dai seminari alle sfilate di moda, alle serate di gala. Da sottolineare che l’hotel è sempre più spesso scelto come luogo per matrimoni. Con la chiesetta di San Bernardino situata proprio di fronte all’hotel Histrion, la location è perfetta sia per i matrimoni romantici in spiaggia che per quelli più tradizionali in chiesa, atte a ospitare sia cerimonie religiose che laiche.
Sostenibilità e servizi moderni
Per quanto riguarda la sostenibilità, il St. Bernardin offre ai viaggiatori attenti all’ambiente stazioni di ricarica per auto elettriche presso ogni struttura.
Il servizio offerto ha permesso di ottenere il prestigioso certificato Slovenia Green, un riconoscimento per le strutture turistiche che adottano pratiche sostenibili.
“Dal gennaio al aprile del 2024, le nostre strutture hanno ospitato il 59% di turisti stranieri e il 41% di turisti locali. Le prenotazioni per la stagione estiva indicano un’alta occupazione e un’incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ci rincuore notare che il mercato italiano rimane di cruciale importanza per noi, grazie anche alle preziose collaborazioni con le agenzie di viaggio, gli addetti al settore, l’ente turistico sloveno e l’ufficio di rappresentanza in Italia”, hanno dichiarato i responsabili del St. Bernardin Resort Portorož.
Active, la sostenibilità ed il benessere: queste sono le proposte del resort sloveno St. Bernardin per la stagione 2024.
Demoskopika ha allertato sulle condizioni di sovraffollamento turistico in molte città italiane.
Per creare l’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico, Demoskopika ha fatto uso di cinque indicatori, ovvero la densità turistica e ricettiva, l’intensità turistica, l’utilizzazione lorda e il tasso di immondizia urbana dovuto al turismo.
Secondo il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, una gestione non consapevole e sostenibile del turismo può mutare una potenziale possibilità di accrescimento culturale ed economico in una minaccia inquietante per il nostro territorio. Ha evidenziato l’importanza di effettuare un controllo costante sul suo sviluppo tramite l’uso di indicatori geografici.
Sette sono le città in Italia che maggiormente risentono del fenomeno dell’overtourism: Rimini, Venezia, Bolzano, Livorno, Trento, Verona e Napoli. In queste località il livello di sovraffollamento registrato sulla scala di valutazione dei ricercatori è classificato come “Molto-Alto”, a dimostrazione che la densità turistica inizia ad essere eccessiva con risvolti negativi sulla qualità della vita locale e sulla sostenibilità delle mete turistiche.
Anche Roma e Firenze, collocate al livello “Alto” dell’Indice di Demoskopika, sono gravemente colpite. Secondo gli esperti dell’istituto, in queste città è palpabile un’eccessiva pressione sulle risorse del territorio, con conseguenti criticità nella gestione dei flussi turistici.
Al contrario, città come Benevento, Rieti, Reggio Calabria, Isernia e Campobasso sono quelle che soffrono meno la massiccia presenza turistica.
In queste mete, classificate come “Estremamente-Basse”, l’affluenza turistica è scarsa, producendo effetti limitati sulle strutture e sui residenti. Così, ad esempio, Bolzano vanta 64 turisti per ogni abitante, mentre a Benevento si registra meno di un visitatore per residente.
Analizzando poi la densità turistica per unità di superficie, Venezia ospita più di 14 mila visitatori per chilometro quadrato, mentre Enna ne conta solamente 41. E la produzione di rifiuti urbani causata dal settore turistico?
Nel dettaglio, il quantitativo di rifiuti generati per persona, calcolato sottraendo la produzione di rifiuti pro capite con la popolazione residente dalla produzione di rifiuti pro capite calcolata con la “popolazione equivalente”, la quale comprende la popolazione locale e i turisti registrati durante l’anno, mostra dati decisamente diversi. Questi vanno dai 71,65 kg per turista nella provincia di Rimini fino al minimo di 0,92 kg per turista nel territorio di-Isernia.
La qualità dell’ambiente risente
L’obiettivo dell’indice è incentivare un’evoluzione più consapevole del fenomeno locale del turismo, capendo come esso influisce sulla densità demografica, l’utilizzo delle strutture alberghiere, il livello di interazione tra turisti e residenti e, ultimamente, l’impatto ambientale legato alla gestione dei rifiuti.
Il 15 Maggio 2024, Raffaele Rio, il presidente di Demoskopika, ha sostenuto che l’overtourism non solo mette a rischio la sostenibilità delle nostre destinazioni più amate, ma rischia anche di danneggiare l’esperienza dei visitatori e la qualità della vita dei residenti. Il sovraffollamento nelle mete turistiche dovrebbe essere un segnale per la promozione di un turismo più sostenibile e responsabile.
Secondo Rio, è essenziale instaurare piani di gestione del turismo che incoraggino limiti temporanee e di quantità per l’ingresso ai luoghi più vulnerabili e, parallelamente, creare strategie per incentivare destinazioni alternative, meno conosciute ma altrettanto ricche di cultura e bellezza. È necessario anche fomentare il turismo fuori stagione, promuovendo i luoghi durante periodi meno affollati.
Demoskopika ha il progetto di supportare i responsabili delle decisioni a vari livelli nel controllo dell’impatto turistico, offrendo dati e analisi territoriali per equilibrare le necessità economiche con la sostenibilità ambientale e sociale. Secondo Rio, è il momento di agire responsabilmente per garantire che il turismo rimanga un contributo all’arricchimento culturale e allo sviluppo economico, senza gravare sulle generazioni future.
L’overtourism, secondo Demoskopika, potrebbe trasformarsi in una minaccia per l’Italia.