Controversie legali tra Viva Wallet e Jp Morgan: un conflitto da 916 milioni

Un'analisi approfondita delle cause legali tra la fintech greca e il colosso americano.

Un conflitto di interessi nel mondo fintech

La fintech greca Viva Wallet, conosciuta per la sua innovativa piattaforma di pagamenti e servizi bancari, si trova attualmente al centro di una controversia legale con il colosso finanziario americano Jp Morgan. Secondo quanto riportato da fonti interne, la banca statunitense ha intentato due cause legali contro la compagnia ellenica, per un valore complessivo di 916 milioni di euro. Questo scontro legale non solo mette in discussione la valutazione di Viva Wallet, ma solleva anche interrogativi sulla trasparenza e l’integrità delle operazioni nel settore fintech.

Le accuse di Jp Morgan

Le cause legali sono incentrate su presunti atti illeciti da parte del CEO di Viva Wallet, Haris Karonis, e di altri tre dirigenti della società. Jp Morgan accusa questi esecutivi di aver “deprivato la banca americana del valore del proprio investimento” attraverso una serie di azioni illegali che risalgono a marzo di tre anni fa. In risposta, Karonis ha descritto le azioni legali come un tentativo di intimidazione, affermando che tali iniziative mirano a svalutare la compagnia e a ostacolare la sua espansione negli Stati Uniti e in altri mercati.

Il contesto dell’acquisizione

La controversia ha radici profonde, risalenti all’acquisto da parte di Jp Morgan del 48,5% di Viva Wallet nel 2022, per un importo di circa 800 milioni di dollari. L’accordo stipulato all’epoca prevede che la società Werealize, che detiene il restante 51,49%, non possa impedire a Jp Morgan di acquisire il controllo totale di Viva Wallet, qualora il valore della compagnia scendesse sotto i 5 miliardi di dollari. Questo aspetto ha reso la situazione ancora più complessa, con entrambe le parti che si sono già denunciate vicendevolmente riguardo alla valutazione della compagnia.

Le ripercussioni sul mercato

La battaglia legale ha attirato l’attenzione non solo degli investitori, ma anche dei media e degli analisti del settore. La sentenza emessa da un giudice londinese lo scorso giugno, che ha trattato le modalità di valutazione di Viva Wallet, ha rappresentato un punto cruciale nella disputa. Inoltre, Jp Morgan ha avviato una causa anche contro Werealize, accusandola di aver violato il patto tra azionisti intraprendendo azioni commerciali significative senza consultare la banca americana, come previsto dall’accordo originale. Questo scenario complesso e teso potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro di Viva Wallet e sulla sua reputazione nel mercato fintech.

Scritto da Redazione

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