La bellezza nascosta: esplorazioni nel mondo sotterraneo

Un viaggio tra scienza e arte nelle meraviglie sotterranee del nostro pianeta

Un viaggio nelle profondità della terra

Nel cuore della terra si cela un universo affascinante, un mondo di misteri e bellezze che spesso rimane invisibile ai nostri occhi. Le esplorazioni speleologiche, come quella del 1961 nel Pollino, hanno rivelato grotte straordinarie, come l’abisso del Bifurto, una delle cavità più profonde al mondo. Queste scoperte non solo arricchiscono il nostro patrimonio naturale, ma offrono anche spunti di riflessione su come l’uomo interagisce con l’ambiente che lo circonda.

Connessioni sotterranee: la scienza al servizio della natura

Il 21 febbraio, la scienziata Paola Bonfante, una delle venti ricercatrici italiane che stanno cambiando il panorama scientifico, presenterà il suo lavoro sui “Paesaggi invisibili”. La sua ricerca si concentra sulle connessioni sotterranee tra radici, funghi e batteri, rivelando come questi elementi interagiscano in un ecosistema complesso e interconnesso. Queste relazioni non solo sono fondamentali per la salute del nostro pianeta, ma ci insegnano anche l’importanza della cooperazione e della simbiosi nel mondo naturale.

Arte e architettura: un dialogo tra superficie e profondità

Nel pomeriggio, l’architetto Paolo Burgi presenterà un progetto innovativo per una piazza costruita sopra gli spazi sotterranei del Cern di Ginevra. Questo progetto rappresenta un esempio di come l’architettura possa dialogare con il sottosuolo, creando spazi pubblici che rispettano e valorizzano le strutture nascoste. Inoltre, Henry Bava porterà alla luce opere come “Aqua Magica Park”, un parco concepito per la città termale di Bad Oeynhausen, che unisce elementi naturali e artificiali in un’armonia perfetta.

Giardini della memoria: un legame con il passato

Infine, Catherine Mosbach concluderà la sessione con il suo intervento “Inside out, outside in”, un progetto concepito in un’area ex mineraria. Questo giardino non è solo un luogo di bellezza, ma un paesaggio della memoria che invita a riflettere sulle trasformazioni del territorio e sull’importanza di preservare la nostra storia. Attraverso questi interventi, si delinea un quadro in cui scienza, arte e natura si intrecciano, creando un dialogo continuo tra il mondo visibile e quello invisibile.

Scritto da Redazione

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