La sala gonin di Torino: un tesoro nascosto dell’800

Un viaggio nella storia attraverso la magnificenza della sala gonin, aperta al pubblico per un weekend speciale.

Un gioiello dell’architettura ottocentesca

Nel cuore pulsante di Torino, all’interno della storica stazione di Porta Nuova, si cela un luogo di straordinaria bellezza: la sala Gonin. Questo ambiente, aperto al pubblico solo in rare occasioni, rappresenta un autentico tesoro dell’800, un esempio di architettura e decorazione che racconta la storia di un’epoca. La sala, progettata nel 1864, è un capolavoro di stile barocco, concepita per accogliere la famiglia reale in attesa del treno. La sua apertura al pubblico, prevista per il primo weekend di marzo, offre un’opportunità unica per immergersi nella magnificenza di questo spazio.

Affreschi e decorazioni di grande pregio

La sala Gonin è adornata da affreschi di grande impatto visivo, realizzati con la tecnica del trompe l’oeil, che creano un’illusione di profondità e spazialità, facendo intravedere il cielo tra colonne e capitelli. Gli angeli che reggono carte geografiche dei quattro continenti, insieme a quadri che ritraggono figure mitologiche, arricchiscono ulteriormente l’ambiente, rendendolo un vero e proprio museo a cielo aperto. Ogni angolo della sala racconta una storia, ogni dettaglio è un richiamo alla magnificenza di un’epoca passata.

Un’iniziativa per la valorizzazione del patrimonio culturale

La Fondazione FS Italiane ha organizzato questa apertura straordinaria come parte di un’iniziativa più ampia, che mira a valorizzare e preservare il patrimonio culturale delle stazioni ferroviarie italiane. La sala Gonin non è solo un luogo da visitare, ma un’opportunità per riscoprire la storia del viaggio e dell’ospitalità. Durante le giornate di apertura, guide esperte accompagneranno i visitatori, offrendo approfondimenti sulla storia e sull’arte che caratterizzano questo spazio. L’obiettivo è quello di rendere accessibili ai cittadini e ai turisti luoghi di grande valore storico e culturale, promuovendo eventi e attività che stimolino l’interesse verso il patrimonio artistico italiano.

Scritto da Redazione

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