La storia di Inna: una magistrata ucraina in fuga dalla guerra

La testimonianza di una donna che ha sacrificato tutto per la sicurezza del suo bambino

Un inizio drammatico

Inna, una magistrata di successo, viveva a Chernihiv, una città nel nord dell’Ucraina, quando la guerra ha colpito il suo paese. La sua vita, un tempo caratterizzata da stabilità e carriera, è stata stravolta in un attimo. Con l’invasione russa, ha dovuto prendere decisioni difficili, tra cui quella di lasciare il suo lavoro e cercare rifugio in Italia per garantire un futuro sicuro a suo figlio. “Non potrò più fare il magistrato, anche quando la guerra sarà finita”, ha dichiarato, evidenziando il peso delle sue scelte.

La vita sotto le bombe

La testimonianza di Inna rivela la brutalità della guerra. I bombardamenti hanno distrutto la sua città, e la paura era palpabile. “La bomba più vicina è caduta nei palazzi vicino al mio, distruggendo tutto”, racconta. La sua vita quotidiana è stata segnata da sirene e attese angosciose, mentre cercava di procurarsi le medicine necessarie per suo figlio, affetto da fibrosi cistica. La farmacia dove si recava non esisteva più, un chiaro segno della devastazione che la circondava.

Un futuro incerto

Oggi, Inna vive in Italia, ma il suo cuore è rimasto in Ucraina. La sua carriera da magistrato è finita, e la nostalgia per la sua vita precedente è palpabile. “Ero qualcuno in Ucraina, ce l’avevo fatta”, afferma con tristezza. La guerra ha portato via non solo la sua professione, ma anche la possibilità di rivedere il padre, bloccato in Ucraina. La sua storia è un riflesso delle esperienze di molti ucraini costretti a lasciare tutto per la sicurezza, affrontando un futuro incerto e pieno di sfide.

Scritto da Redazione

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