Viaggiatori dalla Cina si stanno recando in Russia.

Una recente rilevazione ha mostrato una crescita sostanziale del turismo in Russia nel 2023, in contrasto con l’anno precedente, specialmente da parte di visitatori provenienti dalla Cina. Ulteriormente, vi è stato un sorprendente incremento del 23.000% dei viaggiatori cinesi in Russia su basi annuali, da attribuire alla progressiva riduzione delle limitazioni correlate all’emergenza COVID-19 in entrambi i paesi. Risulta essenziale ricordare che nel 2022 le misure imposte dalla Cina per contrastare la diffusione del virus hanno comportato un intenso blocco dei viaggi, producendo un impatto significativo, seppur necessario, sul turismo. L’incremento dei visitatori cinesi in Russia rivela un cambiamento rilevante nei trend di viaggio.
Nell’anno decorso, il numero dei visitatori stranieri in Russia è stato di circa 15,4 milioni, di cui solamente 670,7 mila turisti. Ciononostante, c’è stato un considerevole aumento rispetto ai 200 mila del 2022, in gran parte dovuto all’afflusso di turisti cinesi. Il totale dei viaggiatori cinesi è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, toccando i 199,8 mila. È importante tener in considerazione che i numeri erano piuttosto ridotti poiché molti visitatori cinesi decidevano di restare in patria vista la complessità e i costi delle misure di quarantena al ritorno.

Nel 2019, la Russia ha registrato un afflusso di oltre 5 milioni di visitatori, di cui 1,5 milioni erano cinesi, costituendo circa il 30% dell’intero flusso turistico. Le statistiche indicano una tendenza costante, confermando la Cina come la nazione con il più alto numero di turisti. Paesi come Germania, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Turkmenistan e Iran hanno preso il posto di nazioni dell’Unione Europea, Giappone e Corea del Sud, che hanno visto diminuire il loro numero di viaggiatori. È previsto che la percentuale di turisti cinesi in Russia crescerà nel futuro, superando la quota attuale del 30%. Ma, a causa dell’instabilità globale attuale, non è assicurato che la crescita seguirà lo stesso tasso previsto prima della crisi sanitaria. Nonostante ciò, è probabile che il flusso turistico cinese avrà un’impatto sempre più significativo sull’industria turistica russa.


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